SPECIALI
10 Cretino (Valtellina) Storia della malattia endemica
24 Gli sci dello zio Rinaldo e altre storie della corte dei Buzzi
34 Racconti inediti Nijinsky
44 Ragni di Lecco
50 Grosio Il presepe vivente
ALPINISMO
52 Valmalenco Monte e cima di Rosso (m 3366)
64 Approfondimenti Monterosso
66 Alpi Orobie Cima di Cagamei (m 2913)
74 Valchiavenna Monte Bardan (m 2812)
ESCURSIONISMO
80 Alta Valtellina Bormio: l''anello della Reit
88 Alpi Orobie Alla scoperta della val Belviso
96 Approfondimenti La costruzione della diga di Frera
102 Approfondimenti Dagli impianti alla Riserva
RUBRICHE
106 Valtellinesi nel mondo Davide Taloni: viaggio ribelle
114 Natura Il ritorno del lupo
118 Poesie La mèla
120 Fotografia Dietro lo scatto
124 Le foto dei lettori
136 Giochi
138 Le ricette della nonna Coppetta
EDITORIALE
Avrei voluto scrivere qualcosa sul povero orso, sulla follia di deportarlo per reintrodurlo
nelle Alpi italiane dove, dopo 150 anni, non c'è più spazio per un animale tanto vagabondo e
opportunista. Sulla predazione di fondi europei derivante da questa operazione. Sugli altrettanto poveri ultimi pastori che hanno custodito le Alpi per secoli e che
ora si vedono accusare - da chi la montagna né la vive né vuole ammettere l'eccessiva
urbanizzazione del territorio - di rovinare l'habitat ai grandi predatori volendosi difendere
dalle razzie di bestiame.
Avrei voluto raccontare delle falangi di animalisti estremisti prive di ogni buon senso che, a
seconda della moda, eleggono animali di classe A, a cui vengono attribuiti valori e sentimenti
umani (solo quelli positivi), e di classe B, trasformabili in scatolette per quelli di classe A.
Della stampa, che dà notizie non per fare corretta informazione, ma solo per attirare
pubblico o distrarlo da altre tematiche.
Giochi di prospettive.
Credo mi sarei addentrato in discorsi troppo complessi per le poche righe di un editoriale,
per la scarsa predisposizione di molti a mettere in discussione un punto di vista che fa
moda e soprattutto per le mie stesse capacità giornalistiche: per fortuna una bellissima
vignetta mi è venuta in soccorso più di mille parole.
Certo è che ogni volta che l'uomo gioca a scacchi con gli equilibri della Natura, di cui lui
stesso è una pedina, combina dei grandissimi disastri!
di Beno